![ionian](/bpi/index.php/index.php/images/stories/rassegna_stampa/2010/images/documenti_aut/Permessi/index.php/index.php/images/stories/rassegna_stampa/2010/images/documenti_aut/Permessi/plugins/content/avreloaded/components/com_fpss/images/images/stories/ionian.jpg)
Il mare unisce i popoli. Un concetto che trova la sua massima espressione proprio nel porto di Brindisi. Porta per l’Oriente, ma anche porta del Salento e ponte del Mediterraneo. Un ruolo che la natura ha voluto donare alla città affinché gli uomini potessero affinarlo e potenziarlo. E così, nell’era della globalizzazione, Brindisi ha tutte le carte in regola per diventare il “porto dell’accoglienza” dove ogni passeggero ed ogni grammo di merce vengono trattati con altissimi standard di qualità e sicurezza. La realizzazione delle nuove aree commerciali e industriali, insieme ai progetti futuri per la nuova stazione traghetti a Sant’Apollinare, sono solo alcuni degli esempi che dimostrano l’attenzione dell’Autorità Portuale ai diversi traffici. Un’attenzione condivisa dai soggetti pubblici e privati che operano ogni giorno all’interno di questo grande scalo marittimo e che condividono il progetto di un porto in grado di vincere le sfide del futuro.