Avvisatore Marittimo del Porto di Brindisi

first
  
last
 
 
start
stop
  • Registrati
    *
    *
    *
    *
    *
    Fields marked with an asterisk (*) are required.
Headlines:
Notice
  • Questo sito usa i cookies solo per facilitarne il suo utilizzo aiutandoci a capire meglio come lo utilizzi, migliorando di conseguenza la qualità della navigazione tua e degli altri. Chiudendo questo banner acconsenti all'uso dei cookie.   

Insediamento rupestre e Cripta di San Biagio

E-mail Stampa PDF

È uno dei principali insediamenti rupestri della regione per il suo rilevante valore storico ed artistico, in particolare per la presenza di un ciclo pittorico integro e ben conservato che adorna la chiesa. Qui si insediò, prima del XII secolo, una comunità di monaci italo-bizantini che utilizzò le grotte probabilmente già utilizzate in tempi precedenti.
L'insediamento è stato abitato sino al XV secolo.
La chiesa rupestre di San Biagio è situata al centro del villaggio sorto lungo le pareti rocciose dell’avvallamento creato dal corso del Canale Reale, nel territorio comunale di Brindisi, a circa 11 km a ovest dal capoluogo in direzione di San Vito dei Normanni.
La chiesa San Biagio, posta nei pressi della grotta del capo comunità (igumeno), un tempo aveva due ingressi, uno per accedere al presbiterio, l'altro per i fedeli.
La chiesa è costituita da un ampio vano rettangolare con una lunghezza di circa m 12,50, una larghezza media di oltre m 4,50 ed una altezza di circa m 2,70. Oggi non vi è traccia né di altare né di iconostasi, a causa delle manomissioni avvenute nel XVIII secolo. Tuttavia si distinguono due zone: il naos, dove si celebrava il rito, e il bema, riservato ai fedeli. Lungo la parete meridionale è stato ricavato nel muro un basso sedile (sintrono) che si estende sino al bema. Sono presenti anche due nicchie, una nella parete sud, l'altra in quella ad est, sicuramente con funzione liturgica. Sulle pareti si notano iscrizioni in lingua greca. Una di queste, situata sulla volta, all'ingresso principale, riporta la data dell’ 8 ottobre 1196 e ci fornisce notizie precise sul finanziatore del ciclo pittorico, sull'igumeno bizantino, sul capomastro e forse anche sul pittore .
Le pitture della volta e delle pareti rappresentano un ciclo pittorico tra i più interessanti della Puglia ispirati a modelli bizantini ma con influssi propri delle tradizioni locali. Sono rappresentate Scene cristologiche ispirate anche ai Vangeli apocrifi e figure di Santi.

 
first
  
last
 
 
start
stop
first
  
last
 
 
start
stop
first
  
last
 
 
start
stop
first
  
last
 
 
start
stop
first
  
last
 
 
start
stop
first
  
last
 
 
start
stop

Promuovi il territorio

first
  
last
 
 
start
stop
first
  
last
 
 
start
stop