Avvisatore Marittimo del Porto di Brindisi

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Il Centro Storico

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Il centro storico della città è ancora in parte confinato all'interno delle mura aragonesi, risalenti alla metà del XV secolo e successivamente modificati da Carlo V, che vi aggiunse dei Bastioni (torrioni strategici), tra questi il Bastione San Giacomo, oggi recuperato e utilizzato per mostre e manifestazioni, come anche il bastione attiguo a Porta Mesagne. Anche Porta Lecce (foto a lato) fu sormontata e fiancheggiata da fortilizi e cortine laterali. Percorrendo la via che porta a piazza Duomo, si incontra il vecchio Palazzo Granafei Nervegna, del XVI secolo.

A piazza Duomo si possono visitare:

  • Il Porticato dei De Cateniano (XIV secolo), conosciuto erroneamente come residenza dei Cavalieri Templari, un complesso poi appartenuto all'ordine Ospedaliero dei cavalieri Gerosolimitani (

  • Il Museo Archeologico Provinciale "F.Ribezzo" , con ampi locali che ospitano le sei sezioni: epigrafica, statuaria, antiquarium, preistorica, numismatica e dei "bronzi di Punta del Serrone" (del III sec. recuperati nel '92)

  • La Loggia del Palazzo Balsamo, datata XIV secolo, doveva far parte di un grande edificio - che occupava probabilmente l'intero isolato - in cui era allogata la zecca angioina, quando la casa dell'ammiraglio Margarito , sul sito in cui sono ora la chiesa di S. Paolo, la Provincia e la Prefettura, si rivelò insufficiente.

  • L'antica Biblioteca Arcivescovile "A. De Leo", fondata nel 1798, che conserva oltre 60.000 volumi, alcuni molto antichi .

  • Il Museo Diocesano "G.Tarantini", che si sviluppa nell'atrio e nei locali del palazzo del Seminario, nel quale è possibile ammirare, tra i vari reperti ed antichi dipinti, l'Idria di Cana , l' Arca d'argento di san Teodoro , una pergamena a firma di Federico II.

Poco distante il Palazzo Festa, un edificio ottimamente restaurato la cui parte più antica risale al 1300, appartenuto nel 1600 ad una famiglia di ricchi commercianti, e successivamente acquistato (XIX secolo) dall'ambasciatore piemontese Carlo Stefano Festa, da cui il nome. Molto interessante e' la visita all'area archeologica dell'antico e suggestivo rione denominato S. Pietro degli Schiavoni, dove sulle fondamenta del nuovo Teatro (sospeso sugli scavi) e' visibile una zona di epoca romana, con un complesso termale, alcune abitazioni e una larga strada basolata.
Poco lontano, su via Casimiro, sono presenti altri scavi con i resti di pavimenti e di un tempio.
Sempre di epoca romana sono i resti delle cinque vasche limarie che permettavano la decantazione delle acque potabili prima di distribuirle alle fontane della citta'.
Una di queste è la Fontana De Torres, sita al centro di piazza della Vittoria, fatta realizzare nel 1618 dal regio governatore Pietro Luigi De Torres. La fonte doveva servire principalmente ai soldati dei galeoni spagnoli ancorati nel porto della città. Per la costruzione venne utilizzata una vasca in marmo precedentemente impiegata come fonte battesimale, sul quale vi furono applicate quattro bocche.
Al centro di piazza Cairoli vi è la Fontana delle Ancore, inaugurata nel 1937, in sostituzione della precedente detta "delle rane".


 
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