Il servizio di rimorchio è effettuato dalla ditta F.lli Barretta - via Thaon di Revel a mezzo di sette rimorchiatori abilitati anche al servizio di recupero salvataggio fuori dalle acque territoriali.
Il rimorchiatore di guardia effettua servizio continuo durante l'arco delle 24:00 ore a mezzo VHF - canale 14. Negli ultimi cinquant’anni la società “Fratelli Barretta” ha concluso con successo un ampio numero di operazioni di salvataggio nel Mare Adriatico e nello Ionio grazie alla lunga esperienza dei suoi equipaggi ed all’alta qualità delle attrezzature.
I rimorchiatori che costituiscono la flotta della “Fratelli Barretta”, infatti, non sono stati usati solo all’interno del porto o per contratti offshore, ma anche per salvare preziose vite umane.
Caso emblematico la tragica situazione che si venne a creare alla fine degli anni novanta quando la popolazione albanese abbandonò la patria cercando di raggiungere le coste pugliese imbarcandosi su navi di fortuna. Questa situazione iniziò il 13 marzo del 1997 quando il primo gruppo di imbarcazioni albanesi, sia civili che militari, arrivarono a Brindisi con a bordo centinaia di persone che avevano sfidato le avversità del mare con navi di fortuna. “Fratelli Barretta” riuscì a prestare soccorso e assistenza con grande abilità, professionalità e senso del dovere e grazie allo spirito di sacrificio dei suoi equipaggi.
Queste operazioni non furono condotte a scopo di lucro, ma per mero spirito umanitario e un grande senso di solidarietà, salvando la vita a centinaia di persone in pericolo.
Tante le operazioni che furono portate a termine con successo. Il 17 marzo del 1997 il rimorchiatore “Teodoro Barretta” intervenne nella zona di San Cataldo (Lecce) nell’operazione estremamente complicata di trasferire centinaia di rifugiati (uno dei quali su una sedia a rotelle) che erano terrorizzati di affondare insieme alla nave militare su cui viaggiavano.
Un’altra operazione particolarmente complessa e pericolosa fu condotta dal rimorchiatore “Cornelia Barretta” il 24 marzo 1997, che prestò soccorso alla motonave “Kolemi”, lunga circa cinquanta metri e con cinquecento persone a bordo, per la maggior parte donne e bambini. L’equipaggio del rimorchiatore lavorò fino allo stremo delle forze a causa delle severe condizioni meteo (vento forza sette e mare forza sei) a cui si aggiungeva l’inesperienza dell’equipaggio albanese e le condizioni precarie dell’imbarcazione stessa. Dopo dieci ore di incessante lavoro e di continui tentativi da parte dell’equipaggio italiano, il “Cornelia Barretta” riuscì a portare in salvo i disperati passeggeri.
Oltre alle operazioni commerciali e alle menzionate operazioni di salvataggio, la “Fratelli Barretta” ha negli ultimi anni modernizzato la sua flotta, raggiungendo i più alti standard internazionali in campo tecnologico. Nel 1996 la società ha commissionato ai Cantieri Tommasi di Ancona la costruzione dei due rimorchiatori “Marietta Barretta” e “Asmara” dotati di modernissime tecnologie. Con la sua flotta la “Fratelli Barretta” ha esteso le sue attività a tutto il Mediterraneo.
Il rimorchiatore di guardia effettua servizio continuo durante l'arco delle 24:00 ore a mezzo VHF - canale 14. Negli ultimi cinquant’anni la società “Fratelli Barretta” ha concluso con successo un ampio numero di operazioni di salvataggio nel Mare Adriatico e nello Ionio grazie alla lunga esperienza dei suoi equipaggi ed all’alta qualità delle attrezzature.
I rimorchiatori che costituiscono la flotta della “Fratelli Barretta”, infatti, non sono stati usati solo all’interno del porto o per contratti offshore, ma anche per salvare preziose vite umane.
Caso emblematico la tragica situazione che si venne a creare alla fine degli anni novanta quando la popolazione albanese abbandonò la patria cercando di raggiungere le coste pugliese imbarcandosi su navi di fortuna. Questa situazione iniziò il 13 marzo del 1997 quando il primo gruppo di imbarcazioni albanesi, sia civili che militari, arrivarono a Brindisi con a bordo centinaia di persone che avevano sfidato le avversità del mare con navi di fortuna. “Fratelli Barretta” riuscì a prestare soccorso e assistenza con grande abilità, professionalità e senso del dovere e grazie allo spirito di sacrificio dei suoi equipaggi.
Queste operazioni non furono condotte a scopo di lucro, ma per mero spirito umanitario e un grande senso di solidarietà, salvando la vita a centinaia di persone in pericolo.
Tante le operazioni che furono portate a termine con successo. Il 17 marzo del 1997 il rimorchiatore “Teodoro Barretta” intervenne nella zona di San Cataldo (Lecce) nell’operazione estremamente complicata di trasferire centinaia di rifugiati (uno dei quali su una sedia a rotelle) che erano terrorizzati di affondare insieme alla nave militare su cui viaggiavano.
Un’altra operazione particolarmente complessa e pericolosa fu condotta dal rimorchiatore “Cornelia Barretta” il 24 marzo 1997, che prestò soccorso alla motonave “Kolemi”, lunga circa cinquanta metri e con cinquecento persone a bordo, per la maggior parte donne e bambini. L’equipaggio del rimorchiatore lavorò fino allo stremo delle forze a causa delle severe condizioni meteo (vento forza sette e mare forza sei) a cui si aggiungeva l’inesperienza dell’equipaggio albanese e le condizioni precarie dell’imbarcazione stessa. Dopo dieci ore di incessante lavoro e di continui tentativi da parte dell’equipaggio italiano, il “Cornelia Barretta” riuscì a portare in salvo i disperati passeggeri.
Oltre alle operazioni commerciali e alle menzionate operazioni di salvataggio, la “Fratelli Barretta” ha negli ultimi anni modernizzato la sua flotta, raggiungendo i più alti standard internazionali in campo tecnologico. Nel 1996 la società ha commissionato ai Cantieri Tommasi di Ancona la costruzione dei due rimorchiatori “Marietta Barretta” e “Asmara” dotati di modernissime tecnologie. Con la sua flotta la “Fratelli Barretta” ha esteso le sue attività a tutto il Mediterraneo.