Avvisatore Marittimo del Porto di Brindisi

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Il Mare e le Spiagge

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costa


La costa brindisina è un alternarsi di spiagge e calette rocciose, che si estende per oltre ottanta chilometri. Il mare si insinua in cale e anfratti in un gioco di trasparenze e riflessi meraviglioso, si dilata in slarghi sabbiosi, si arrampica su declivi miti e sfiora i lembi lussureggianti della macchia mediterranea. Una costa che testimonia di lontane forme di vita e di civiltà  ma che sa essere anche uno dei poli più attrattivi del turismo balneare in Puglia. Strutture ricettive di charme, ville, villaggi e campeggi offrono tipologie di servizi diversificate e calibrate su ogni esigenza della domanda turistica. Basta immettersi in un sentiero per scoprire insenature di sabbia d'oro, tratti di coste basse e variamente frastagliate, cale avvolte nel silenzio e lambite dalla danza della risacca. Il litorale alterna incantevoli calette di sassi a prolungate spiagge dorate di sabbia morbida e vellutata, a riserve naturali ricche di vegetazione spontanea.
Prendendo il litorale da nord, lungo la costa adriatica, si arriva alla costa del Salento, caratterizzata da lunghi tratti di sabbia alternati da insenature e scogli. Nella provincia brindisina la prima spiaggia che si incontra è quella di Torre Canne, una spiaggia sabbiosa e servita da un villaggio turistico e un camping. Da Torre Canne proseguendo a Sud verso Ostuni (Bandiera Blu anche per il 2008) si arriva in una splendida baia sabbiosa. Le spiagge di Ostuni, in ordine Pilone, Rosa Marina, Monticelli, Villanova, Costa Merlata e Torre Pozzella, offrono un ambiente naturale costituito prevalentemente da dune di sabbia finissima, mare pulito e macchia mediterranea in uno splendido paesaggio ideale per momenti di puro relax. Le marine e la stessa Ostuni sono ben attrezzate per accogliere turisti e visitatori e garantirgli una vacanza unica ed esclusiva. Pilone è un tratto di costa sabbiosa con alte dune coperte da ginepri secolari, dominata dalla torre di avvistamento aragonese di San Leonardo del XVI secolo. Per il suo alto valore ambientale dovuto alla presenza di habitat considerati dall'Unione Europea di importanza comunitaria, attualmente è divenuta riserva naturale regionale. Rosa Marina è una parata di piccole spiagge di sabbia dorata, tra loro separate da merletti di coste, ville bianche adornate da oleandri e odorose piante mediterranee. Negli anni '60, tra muretti a secco, uliveti secolari ed il mare, è sorto un vasto insediamento turistico di richiamo internazionale (nel villaggio residenziale è possibile entrare solo se muniti di tessera). Monticelli è un ameno villaggio su un mare di cobalto. Ai margini dell'insenatura sono visibili i ruderi di un villaggio murato dell'età  del bronzo. A Villanova è presente un porticciolo, approdo per le barche dei pescatori e natanti da diporto e la torre-castello del XVI secolo che domina il porto. Costa Merlata deve il suo nome alla forma dei fantasiosi intarsi che col tempo i marosi hanno cesellato nella bassa scogliera insinuandosi in una miriade di anfratti. Infine Torre Pozzella dove i resti di un'antica torre di vedetta risalente al XVI secolo vegliano sulle minuscole insenature protette da alti scogli e inondate dalla luce.
Proseguendo nel tragitto si giunge in territorio di Carovigno, l'antica Carbina messapica, dove spicca Torre Santa Sabina, la cui spiaggia ha un mare limpido ha un intenso colore azzurro e un mare di colore in un paesaggio fantastico. Lasciando alle spalle la torre costiera di Santa Sabina, una delle tante torri fortificate che si trovano lungo la costa costruite tra il XV e XVI secolo nei tempi oscuri delle incursioni saracene per scorgere il pericolo che veniva dal mare, sempre a Carovigno si incontrano la spiagge della località  Specchiolla, "specchio del cielo che si riflette nel mare" (Bandiera Blu nel 2007): diversi chilometri di costa contesi da splendide spiagge e lievi scogliere, circondati da immense distese di ulivi secolari e incontaminate oasi naturali, dove ci si continua a stupire delle bellezze faunistiche e floreali della sempre più rara macchia mediterranea.


Fonte : www.brindisiweb.it 
 
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